Il cambiamento climatico, lo sappiamo, è uno dei più grandi nemici dell’agricoltura. Negli ultimi anni i contadini hanno subito danni economici gravissimi a causa di fenomeni climatici estremi come alluvioni violente, gelate improvvise e prolungate ondate di caldo torrido. Anche l’estate che volge al termine non è stata da meno. Nei mesi di luglio e agosto le temperature sono state costantemente sopra i 35 gradi e le piogge pressoché assenti hanno provocato problemi di natura idrica a tutta la popolazione meridionale e nello specifico calabrese.
Un contesto climatico di questo tipo è particolarmente ostile alle coltivazioni. Uno dei settori, ad esempio, che quest’anno avrà diverse difficoltà è quello vitivinicolo. Settembre, come è noto, è il mese del vino. I vignaioli stanno iniziando la fase di raccolta delle uve e dovranno fare i conti con degli acini che, a causa della costante esposizione al sole torrido e delle temperature molto elevate, rischiano di andare in sovra-maturazione.
Scopriamo insieme cosa vuol dire e come i viticoltori possono ovviare a questa situazione.
I rischi di sovra-maturazione degli acini
Diversi studi hanno ormai dimostrato che in zone particolarmente calde le uve rischiano di avere una concentrazione zuccherina molto elevata e il vino prodotto può avere un alto tenore alcolico con un sapore sgradevole al palato. Ma non finisce qui. L’afa e l’esposizione al sole possono causare problemi ancora più gravi come la disidratazione degli acini, l’arresto della maturazione e addirittura delle scottature che provocano la morte dei tessuti.
Per evitare questi fenomeni, in annate molto asciutte come questa, i vignaioli sono costretti ad anticipare di diverse settimane la raccolta. Più passa il tempo, infatti, e maggiore sarà il contenuto di zuccheri così come sarà maggiore il rischio che acini troppo esposti al caldo e alla luce solare possano subire dei danni.
Il lievito Ceppo Bayanus per le fermentazioni difficili
Ci sono però dei prodotti in grado di aiutare i viticoltori. Parliamo, nello specifico, di un ceppo di lievito particolarmente adatto a situazioni di fermentazione difficile: il Ceppo Bayanus. Una delle caratteristiche principali di questo lievito, che lo rende perfetto per gli acini molto maturi, è la sua capacità di adattamento e di sopravvivenza alla forte concentrazione di alcol. Possiede, infatti, una cinetica fermentativa piuttosto veloce e riesce ad esaurire completamente gli zuccheri presenti nel mosto.
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Essendo, come detto, un ceppo molto resistente all’alcool, può essere impiegato per la fermentazione di mosti ad alto contenuto zuccherino, ma anche per la riattivazione di fermentazioni lente o la ripresa di fermentazioni arrestate. Può essere utilizzato, inoltre, per i vini spumanti quando il produttore ha la necessità di velocizzare il processo produttivo.
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