La potatura della vite è un’operazione fondamentale per avere una buona, costante ed abbondante produzione di vino. Potare un vigneto significa prepararlo in vista della successiva annata vinicola, facilitandone lo sviluppo e agendo per prevenire l’insorgenza di possibili patologie. Si tratta di un intervento molto delicato: se non viene effettuato con cura e sapienza, infatti, si rischia di compromettere la salute della pianta e con essa tutta la produzione.

Noi di Agriverde cerchiamo sempre di fornire ai nostri clienti dei consigli pratici per scegliere i prodotti enologici migliori ed evitare spiacevoli inconvenienti. Oggi ci concentreremo su un aspetto specifico della potatura della vite, ovvero la disinfezione dei tagli. Scopriamo insieme allora quali sono i rischi di un taglio effettuato in maniera approssimativa e quali sono le accortezze da prendere.

I problemi dei tagli della vite

Così come accade per il corpo umano anche per le piante un taglio è una vera e propria ferita che, se non viene curata al meglio, può causare problemi alla corteccia e di conseguenza all’intero albero. Troppo spesso assistiamo, soprattutto nelle nostre città, a tagli indiscriminati e scellerati che compromettono l’attività vegetativa della pianta.

In generale esistono sia traumi legati all’attività umana, come quelli causati dalla potatura o dall’uso di mezzi meccanici, che traumi derivanti da agenti atmosferici come le gelate o il forte vento. In tutti questi casi se la ferita non viene trattata in maniera adeguata possono insinuarsi nell’albero funghi e batteri come il mal dell’esca che invadono i tessuti legnosi e possono causare l’avvizzimento improvviso della pianta oppure la sua morte dopo qualche anno.

Come disinfettare i tagli della vite: i nostri consigli

Per prevenire l’attacco dei parassiti e garantire la salute della piante sono necessarie alcune azioni che vi aiuteranno a potare la vite in tutta sicurezza.

1. Disinfetta gli attrezzi dopo ogni potatura

Tutti gli strumenti che utilizzi per effettuare la potatura (forbici, seghetti, motoseghe, coltelli) devono essere rigorosamente disinfettati tra un’operazione di taglio e l’altra, soprattutto se possiedi più alberi da frutto. Se uno di essi ha una malattia, infatti, può trasmetterla facilmente ad un altro albero proprio tramite gli attrezzi da potatura. Occorre allora pulire con cura gli strumenti prima di iniziare a tagliare.

La disinfezione può essere effettuata con diversi prodotti. La soluzione più semplice ed efficace è l’alcol etilico poiché non danneggia le lame e riesce ad uccidere tutti i microrganismi. In alternativa possono essere utilizzati la candeggina, i sali quaternari di ammonio o l’ipoclorito di sodio.

2. Disinfetta le ferite della pianta

Una volta terminate le operazioni di taglio bisogna innanzitutto pulire la pianta eliminando tutti i residui di legno e di polvere. In un secondo momento puoi passare a disinfettare le ferite per far sì che avvenga la cicatrizzazione ed impedire così che i funghi riescano ad insediarsi facilmente nella pianta.

Ci sono lesioni di varie dimensioni e localizzate in punti diversi dell’albero. Quelle più piccole in genere riguardano gli arbusti da fiore e i loro rami di dimensioni ridotte; quelle più grandi invece sono localizzate nei rami più grossi e possono superare anche gli 8 cm di diametro. In base alla grandezza della ferita cambia anche l’efficacia del trattamento visto che le lesioni cospicue possono causare infezioni di lungo termine difficili da curare.

Una delle sostanze più utilizzate per disinfettare i tagli delle ferite della vite e delle piante in generale è il rame. Le sue proprietà benefiche nella difesa delle piante sono state scoperte addirittura nel lontano 1882 e da quel momento in poi i prodotti a base di rame sono molto usati in agricoltura per proteggere gli arbusti dall’attacco dei parassiti.

È importante sottolineare però che il rame svolge solo una funzione preventiva, quindi per essere efficace deve trovarsi sulla pianta prima che il fungo o un altro microrganismo possa attaccare la parte interessata.

Dopo avere effettuato le operazioni di potatura vi consigliamo quindi di spalmare del rame sui tagli, magari mischiandolo insieme al del mastice per potatura per evitare che, specie sui rami più grossi, il rame possa bruciare la parte interessata.

3. Utilizza la poltiglia bordolese

Uno dei prodotti rameici più utilizzati in agricoltura è la poltiglia bordolese. Si tratta di una miscela di solfato di rame e idrossido di calcio che ha un effetto tossico sulle spore dei funghi, bloccandone lo sviluppo lungo la pianta.

Si presenta come una polvere azzurra da diluire nell’acqua e viene usata prevalentemente per stoppare diverse specie fungine che colpiscono le viti come la famosa peronospora, ma anche per combattere i cancri rameali.

Il trattamento con la poltiglia bordolese deve essere effettuato rigorosamente prima della fioritura per evitare le possibili ustioni nei fiori. In generale è fondamentale leggere attentamente le istruzioni sulle modalità d’uso perché, per quanto sia un prodotto molto efficace nella prevenzione contro i funghi e consigliatissimo dopo la potatura, bisogna prestazione attenzione ai dosaggi e alle situazioni in cui può essere usato (tipologie di colture, periodo dell’anno, ecc.).

Il trattamento con la poltiglia bordolese deve essere effettuato in tutte le parti che vuoi proteggere: la sua azione, infatti, è solamente superficiale e non sistemica (non entra all’interno della pianta). Vi consigliamo quindi di usare questa miscela per prevenire l’attacco dei parassiti e poter affrontare così tutte le operazioni di potatura in piena tranquillità e sicurezza.

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