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La storia della Marsigliana che si tinge di giallo

Una pianta speciale

Noi italiani siamo conosciuti in tutto il mondo per l’ottimo vino che produciamo. Sarà sicuramente complice il clima, ma la verità è che quando coltiviamo la terra e vediamo crescere una pianta che poi da il suo frutto iniziamo ad amarla come se fosse una persona. Ci intristiamo e sviliamo se il raccolto va male non solo per la nostra fatica vanificata, ma anche per la cura che abbiamo riposto in questa attività. Ci sono delle piante ancora più speciali delle altre. Piante alle quali siamo affezionati perchè diverse, perchè uniche. Una di queste, alla quale noi di Agriverde siamo particolarmente legati, è la Marsigliana nera. E’ da un po’ di tempo che cerchiamo, soprattutto con alcune aziende agricole, di occuparci di questo ecotipo perchè riteniamo che l’uva Marsigliana può dare un vino di alta qualità per le sue caratteristiche. Con “U cannatiellu” di Amantea abbiamo portato avanti un lavoro di riqualificazione colturale insieme all’agronomo Dott. F. Filella. Con noi ha collaborato e collabora anche un importante enologo della provincia di Cosenza che, con una attenta analisi di laboratorio e controlli in cantina, ha iniziato a definirne i criteri di vinificazione.

L’etichettatura gialla (finalmente)

Armati di passione, buona volontà e amore per la nostra terra siamo andati più volte sul campo per osservare ed analizzare gli aspetti fito-patologici e nutrizionale delle piante, al fine di migliorare lo stato sanitario, vegetativo e produttivo. Le osservazioni, supportate da analisi microscopiche e analisi del terreno hanno permesso una diagnosi oggettiva e la prevenzione delle  principali patologie della vite.

Solo dopo aver analizzato tutte le viti abbiamo selezionato ed individuato le piante migliori per standard varietale e stato fitosanitario, successivamente abbiamo coinvolto il Vivaio Maiorana di Acconia di Curinga (CZ), il più importante produttore di barbatelle del Sud Italia, che ha provveduto a iscrivere il vigneto come campo madre. Dopo due anni di controlli da parte degli ispettori fitosanitari regionali si è raggiunto il primo obiettivo dell’etichettatura con cartellino giallo, che ha consentito al Marcigliano o Marsigliana Nera (cosi è registrata nel Registro Nazionale delle varietà di vite) di uscire dall’anonimato.

Un vino di qualità

E ora che è stato raggiunto un traguardo? Possiamo dirci soddisfatti? Assolutamente no. Il nostro lavoro continua cercando di mettere  insieme produttori e  operatori  del settore che si occupino della valorizzazione e promozione di questo succo d’uva. L’attività proseguirà con ulteriore lavoro di selezione del materiale di propagazione con controllo delle principali virosi delle viti, per ottenere uno o più biotipi sani adatti a realizzare produzioni di qualità. Il nostro scopo è quello di far assaggiare un vino di qualità superiore  anche oltre i nostri confini calabresi perché sappiamo che questo prodotto merita.

Se, dopo questo articolo, vi viene voglia di bere un buon bicchiere di vino vi invitiamo alle cantine dell’Agriturismo U Cannatiallu a San Procopio in Amantea. Chiedete di degustare l’annata 2016 e dite che vi manda Agriverde. Avrete un trattamento di favore.

Se, invece, qualche appassionato vuole cimentarsi a produrre questa meravigliosa e promettente vite potrete trovare le barbatelle di Marsigliana Nera presso il nostro punto vendita, da oggi con il cartellino giallo!

2 Comments

  1. Molto interessante

    1. Grazie Rosario.
      Continua a seguirci perchè ci saranno altri articoli simili.

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